28 giugno, a Francoforte prende il via un importante progetto pilota per l’integrazione dati
28/06/2019Mespelbrunn (Frankfurt, D)
Il 28 giugno 2019 GCS Consulting ha organizzato il primo incontro del progetto pilota per l’integrazione dati nella parte alta della filiera del fashion a cui partecipano, autofinanziando l’iniziativa, diverse aziende del fashion.
Alla conferenza eBIZ di settembre 2018 tenutasi a Francoforte ed organizzata da GCS Consulting con il supporto di ENEA ed EURATEX si era aperta la riflessione sulla necessità di una iniziativa per la integrazione dati delle filiere fashion, una riflessione che avveniva in Germania ma guardava l’intera Europa, Italia e Francia in particolare per i nessi molto stretti tra attori delle filiere di questi paesi.
A giugno 2019 GCS ha organizzato, sempre nei dintorni di Francoforte, il primo incontro del progetto pilota per l’integrazione dati a cui partecipano, autofinanziando l’iniziativa, diverse aziende del Fashion.
Le motivazioni alla base dell’iniziativa sono racchiuse in poche frasi:
storicamente, l'interazione tra i giocatori nella catena di approvvigionamento è stata più determinata da guerre di prezzo e "dalla spinta dei prezzi " rispetto alla collaborazione;
in combinazione con altre cause, questo è il motivo per cui oggi la filiera soffre di interruzioni della connessione tra i sistemi e le logiche ad ogni passaggio della catena del valore del tessuto, interruzioni che creano complessità senza aggiungere valore, riducendo i margini e allungando i tempi di consegna e di reazione;
in tale scenario, l’idea delle catene del valore guidate dal consumatore sarà più difficile da realizzare e anche i grandi player non saranno in grado di cambiare da soli.
Il progetto ha posto l’attenzione sulla parte alta della filiera, cioè le catene di fornitura verso i brand della moda, ed ha delimitato a tre soli ambiti il focus:
- Scambio dati relativi al colore e loro integrazione nei processi di progettazione. 'Uso della tecnologia DMIx (comunicazione del colore con valori spettrali) in relazioni n: n tra fornitori di tessuti e aziende della moda per ottenere esperienze operative e massa critica.'
- Scambio dei master data di prodotto (tessuti, filati, accessori). 'Riduzione della complessità nella generazione e scambio di dati anagrafici a monte con la definizione di best practice sulle strutture dati, definendo i modi di trasformazione, scegliendo gli standard e le tecnologie di trasmissione più appropriate.'
- Previsione fabbisogni e pianificazione collaborativa. 'Elaborazione strutturata delle basi fondative per una raccomandazione di settore con l’obiettivo di ridurre significativamente i tempi di consegna e i livelli di inventario attraverso la pianificazione e la previsione collaborativa e la condivisione dei dati tra fornitori di tessuti e di trimming / materiali e aziende di abbigliamento.'
Metodologicamente il progetto intende partire da una modellazione dei processi di business coinvolti (solo alcuni del 216 identificati da GCS a settembre - si veda news e articolo ) e, successivamente, passare a definire fabbisogni di dati e best practice tra campi specifici a partire da use case dei partecipanti.
Il progetto nasce intersettoriale, sarà moderato e gestito tecnicamente da GCS Consulting GmbH e si concluderà a settembre 2020 con linee guida e piloti operativi; questi saranno basati sulle specifiche tecniche che verranno elaborate partendo il più possibile dagli standard esistenti nei diversi ambiti in qualche modo collegabili o comunque utili ai processi del fashion (eBIZ, EANCOM, GS1 GDSN, etc).
L’idea è di tentare di proporre un cambio di paradigma nella collaborazione di filiera, non guidato dalla tecnologia ma dalla convergenza tra gli attori sui requisiti e sui processi ottimali.
Al progetto hanno già aderito diversi importanti produttori fashion tedeschi che hanno coinvolto sia i loro fornitori di materiali (tra cui diversi italiani) sia i loro technology supplier.
Inoltre, bisogna ricordare che il progetto è ancora aperto per l'adesione a qualsiasi altra azienda del settore (manifatturiera o fornitrice di tecnologia che sia) dall'Europa e dal mondo.
Alla iniziativa partecipano associazioni tedesche di settore come GermanFashion Modeverband e.V. ; ENEA è stata invitata in quanto segreteria tecnica di eBIZ.
Il progetto infatti non nasce per implementare necessariamente eBIZ ma per portare a convergenza i processi inter-aziendali del segmento a monte dei produttori fashion e quindi eBIZ ha buonissime chance di dare un contributo molto rilevante alle soluzioni che verranno implementate (non si dimentichi che diversi dei partecipanti infatti già lo utilizzano, magari verso soggetti italiani o tedeschi che per ora non sono ancora coinvolti nella iniziativa).
Infine un commento sull’iniziativa: non è assolutamente comune, almeno nella nostra esperienza, che un gruppo di aziende che non ha rapporti commerciali tra loro decida di autofinanziare un progetto di filiera con l’obiettivo di contribuire a definire best practice e specifiche di riferimento per l’intero settore e per diversi paesi, un progetto che ambisce ad essere il più possibile neutrale rispetto alle soluzioni di mercato da adottare. Questo va sicuramente a merito della autorevolezza di GCS Consulting che da tempo opera a supporto delle associazioni di settore in Germani
Una presentazione dei benefici di eBIZ presentati da tecnici ed imprenditori di aziende che l'hanno adottato: IN.CO, Cariaggi, Piacenza, Botto Giuseppe, Loro Piana, Albini ed altri ancora.
L'eBusiness è basato sullo scambio di dati e di documenti in formato elettronico tra aziende.
Attraverso l'adozione di un linguaggio standardizzato e di procedure condivise si acquisiscono immediati benefici,
come la riduzione dei costi, degli errori e il risparmio di tempo.
Rispetto ai formati proprietari, l'uso di un linguaggio standard agevola la creazione di nuove relazioni di eBusiness e
abbatte i costi di manutenzione, garantendo scalabilità nel tempo.
La edizione corrente dell'Architettura di Riferimento ha una sezione interamente dedicata all'uso di RFID.
Chi utilizza la tecnologia RFID per la movimentazione delle proprie merci ha grandi vantaggi ad associarla a eBIZ.
Se l'uso di RFID consente di ottimizzare la logistica (picking, ricevimento merci, ecc.), l'adozione parallela di eBIZ
consente di condividerne i vantaggi con i partner commerciali, dalla trasmissione dei dati di inventario al preavviso
della spedizione delle merci.
Interessante è inoltre la sinergia tra i flussi di informazioni supportati da eBIZ e le azioni per la tracciabilità e per
la lotta alla contraffazione ed ai canali paralleli di vendita. Si veda anche RFID.
'Se avessi i dati di sell-out…'
'Se avessi i dati dell'inventario, potrei attivare un servizio di never-out-of-stock…'
'Se il magazzino avesse già nel computer la lista delle merci in arrivo…'
'Se non dovessi continuamente richiamare al telefono per avere le date delle consegne…'
'I fornitori caricano i dati quando hanno tempo e in modo incompleto…'
'Ogni ordine viene inserito manualmente e a volte ci scappa l'errore…'
'La soluzione sarebbe ottima ma il fornitore non vuole investire tanto solo per me…'
'Ogni cliente pretende gli stessi dati in formato diverso e con procedure differenti…'
Per utilizzare eBIZ è sufficiente individuare i processi di collaborazione che si vogliono realizzare.
Successivamente, attraverso l'Architettura di Riferimento di eBIZ diventa facile per il manager IT adattare
il sistema informativo aziendale autonomamente o assieme al proprio fornitore di soluzioni IT.
Il laboratorio CROSS-TEC di ENEA ha lo scopo di supportare le imprese nell'adozione di nuove tecnologie.
Nell'ambito delle proprie attività istituzionali, il laboratorio è disponibile ad incontrare gratuitamente la vostra
azienda ed i vostri IT provider per analizzare insieme a voi le opportunità e i vantaggi dell'introduzione di eBIZ nel
vostro business. Per avere maggiori informazioni o per ricevere materiale aggiuntivo è possibile contattare il
responsabile del laboratorio: piero.desabbata@enea.it
Lanciato dalla Commissione Europea, il progetto eBIZ-TCF (2008-2010) è stato condotto e coordinato da
EURATEX (la Confederazione europea dell'industria del tessile ed abbigliamento), con il supporto di CEC (la Confederazione europea dell'industria della calzatura) ed ENEA, ed ha sviluppato una
Reference Architecture per lo scambio dei dati che è disponibile pubblicamente ed è basata sulla armonizzazione
di esperienze e specifiche provenienti da Moda-ML, Shoenet
e GS1.
Avviato presso il CEN nel 2012, il CEN Workshop eBIZ è stata una iniziativa europea di standardizzazione, sempre promossa da EURATEX
con supporto di ENEA, ed ha avuto lo scopo di ulteriormente sviluppare i risultati di eBIZ, aggiornandoli e favorendone una più
estesa adozione nell'industria del Fashion. Il Workshop è durato 18 mesi e ha fornito l'opportunità agli stakeholder per lavorare
assieme e proporre ulteriori sviluppi (ad esempio per meglio supportare l'uso di RFID).
eBIZ 4.0 è un progetto europeo COSME, iniziato a dicembre 2016 e dedicato all'impiego di eBIZ ed RFID nelle filiere europee. Il progetto si articola in tre piloti industriali: Spagna, Italia e Francia.
Da giugno 2013 è stata rilasciata come CEN WS Agreement (CEN CWA 16667) la Architettura di Riferimento, versione 2.0, ancora più aggiornata ed in linea con i nuovi
requisiti del mercato analizzati da un gruppo di lavoro internazionale che ha operato presso il CEN. Tra le novità, oltre al
tema dell'RFID, ci sono i contributi di GS1 sui modelli di business collaborativi tra produttore e retail.
Rispetto alla precedente versione dell'architettura di riferimento di eBIZ (click qui per edizione 2010), i principali miglioramenti della nuova "Reference Architecture 2.0 for eBusiness harmonisation in Textile/Clothing and Footwear sectors (pdf, 8MB)" sono relativi a:
Un metodo di classificazione dei Business model,
Scenari manifatturieri di prodotti calzatura customizzati e orientati alla salute,
Supporto alla utilizzazione di dispositivi RFID nelle filiere,
Fattura elettronica,
Test e validazione,
Rappresentazione e gestione delle qualità tecniche del filato,
Protocolli di comunicazione basati anche su Web Services.